L'OSPITALITA'L'ospitalità dei sardi è quasi proverbiale. Uno degli esempi più significativi e peculiari lo si riscontra nelle feste religiose. Attorno a numerosi santuari campestri sono sorti nei secoli piccoli villaggi temporei, chiamati - a seconda dei luoghi - cumbessias o muristenes. Servivano a ospitare per alcuni giorni non solo gli abitanti del paese titolare del santuario ma anche chi arrivava da più lontano. Secondo la tradizione e gli studi degli antropologi (in particolare quelli di Chiara Gallini) nella permanenza attorno al Santuario e per tutto il novenario, vi era come una sospensione della vita ordinaria in paese: c'erano le tregue nei litigi e nelle controversie, si creava una sorta di parità negli stati sociali, le porte erano sempre aperte. Alcune decine di questi villaggi sono ancora in funzione (anche se da quando ci sono le automobili molti non si fermano più dormire) e vengono usati talvolta anche per brevi periodi di vacanza. Altri invece sono in disuso.
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